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UNA GUARDIA GIURATA PUÓ PORTARE LA PISTOLA FUORI SERVIZIO?

05/12/2024


Porto d'Arma per Guardie Giurate: Diritti, doveri e limitazioni

 

Questa domanda è tra le più frequenti quando si parla del ruolo e delle responsabilità delle guardie giurate.
Non è solo una questione di regolamenti, ma anche di sicurezza personale e pubblica.
La risposta è complessivamente affermativa, ma richiede un’analisi attenta delle normative e delle condizioni necessarie.

 

Vediamo insieme tutti i dettagli per fare chiarezza su un tema così delicato.

 

Una guardia giurata può portare la pistola fuori servizio



Una professione che non conosce pause

Le guardie giurate svolgono un lavoro cruciale: proteggono beni, proprietà e persone, spesso a rischio della propria sicurezza.
Questo ruolo, per sua natura, non si limita alle ore di servizio, poiché possono trovarsi esposte a pericoli anche durante il tempo libero.
È per questo motivo che la legge italiana prevede la possibilità, a determinate condizioni, di portare con sé l’arma anche fuori dall’orario di lavoro.
Tuttavia, non si tratta di un diritto automatico: ogni guardia deve possedere specifici requisiti e ottenere un’autorizzazione.

 

Il quadro normativo


Secondo il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), il porto d’arma fuori servizio è regolamentato in modo rigoroso:
 

  • Autorizzazione prefettizia: Perché una guardia giurata possa portare l’arma al di fuori del servizio, è necessario che il Prefetto della provincia rilasci un’apposita licenza. Questa viene concessa solo se la persona soddisfa precisi requisiti di idoneità e affidabilità.
  • Validità continuativa: Una volta ottenuta, l’autorizzazione non ha limiti temporali, salvo che intervengano motivi che giustifichino la sua revoca (ad esempio, perdita dei requisiti o violazioni delle norme).
  • Tipologia di arma: L’autorizzazione si riferisce di solito alla pistola di ordinanza utilizzata durante il servizio, ma può includere altre armi, a seconda delle necessità e delle disposizioni legali.
 

Sicurezza e responsabilità

Portare un’arma fuori servizio non significa avere un privilegio speciale, ma assumersi una grande responsabilità.
L’arma può essere utilizzata esclusivamente in situazioni di estrema necessità, come la legittima difesa o per prevenire gravi reati.
Un uso improprio, anche se involontario, può portare a conseguenze penali molto gravi. Inoltre, le guardie devono sempre rispettare le eventuali restrizioni imposte dall’Autorità di Pubblica Sicurezza.

 

Perché è importante questa possibilità?

Le guardie giurate sono spesso a rischio di rappresaglie o aggressioni legate al loro lavoro.
Sapere di poter contare su un’arma anche fuori servizio è una misura che tutela non solo la loro incolumità, ma anche quella della comunità. In un certo senso, questo è parte integrante del loro impegno per la sicurezza pubblica.

 

Un equilibrio tra diritti e doveri

La possibilità per una guardia giurata di portare la pistola fuori servizio non è un semplice beneficio: è una misura bilanciata, pensata per rispondere a esigenze reali senza trascurare i rischi associati.
Chi intraprende questa professione sa di dover rispettare regole severe e di agire con la massima prudenza.

In sintesi, sì, una guardia giurata può portare la pistola fuori servizio, ma solo se autorizzata e nei limiti stabiliti dalla legge. Questo riflette l’importanza del loro ruolo nella società, ma anche la necessità di mantenere un alto standard di professionalità e rispetto per le normative.

 


"È importante sottolineare che le informazioni riportate in questo testo sono a solo scopo illustrativo e informativo. Non si intendono fornire consigli specifici né sostituire il parere di un esperto."



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