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05/02/2025
Negli ultimi anni, l'utilizzo dei visori notturni nella caccia ha suscitato un dibattito significativo, soprattutto in relazione alla caccia di selezione al cinghiale.
Tradizionalmente, la normativa italiana vietava l'uso di dispositivi per la visione notturna durante l'attività venatoria.
Tuttavia, recenti modifiche legislative hanno introdotto deroghe specifiche per affrontare problematiche legate alla gestione della fauna selvatica e alla sicurezza pubblica.
L'aumento incontrollato della popolazione di cinghiali ha causato ingenti danni all'agricoltura e aumentato il rischio di incidenti stradali. Per far fronte a questa emergenza, si è reso necessario introdurre nuove strategie di contenimento, tra cui l'uso di visori termici nella caccia di selezione.
Questo strumento consente di migliorare la gestione della fauna selvatica, rendendo gli interventi più mirati ed efficaci.
Nel luglio 2024, la nona commissione del Senato ha approvato un emendamento che consente l'impiego di dispositivi di puntamento notturni, inclusi quelli digitali, per la caccia di selezione al cinghiale. Tuttavia, questi strumenti non devono essere classificati come "materiale d'armamento".
Questa modifica mira a migliorare l'efficacia nella gestione della popolazione di cinghiali, specie la cui proliferazione può causare danni significativi all'agricoltura e rappresentare un rischio per la sicurezza stradale.
Oltre alla normativa nazionale, alcune regioni e province italiane possono adottare regolamenti specifici sull'uso dei visori notturni, imponendo restrizioni o condizioni particolari.
Prima di utilizzare tali dispositivi, è fondamentale consultare le disposizioni locali per evitare sanzioni o utilizzi impropri.
Inoltre, è stato esteso l'orario consentito per la caccia di selezione agli ungulati fino alla mezzanotte, almeno fino al 31 dicembre 2028. Questa estensione temporale, unita all'uso di visori notturni, mira a rendere più efficaci le operazioni di controllo delle popolazioni di cinghiali durante la caccia in notturna.
Esistono diverse tipologie di visori notturni utilizzati nella caccia.
La scelta del dispositivo dipende dalle esigenze del cacciatore e dalle condizioni ambientali.
Questi dispositivi amplificano la luce ambientale residua, permettendo una visione chiara in condizioni di scarsa illuminazione. Sono efficaci in ambienti con un minimo di luce naturale, come la luna o le stelle.
I visori termici rilevano le differenze di temperatura tra gli oggetti, creando un'immagine basata sul calore emesso.
Sono particolarmente utili in condizioni di totale oscurità o in ambienti con vegetazione fitta.
Visore termico da applicare all'ottica
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L'uso dei visori notturni nella caccia solleva un acceso dibattito etico. Da un lato, i cacciatori e gli esperti di fauna selvatica li considerano strumenti indispensabili per il controllo della popolazione di cinghiali e la riduzione dei danni all'agricoltura.
Dall'altro, le associazioni animaliste ritengono che l'impiego di tali dispositivi possa compromettere il comportamento naturale degli animali e alterare l'ecosistema.
L'utilizzo dei visori notturni deve essere accompagnato da rigide misure di sicurezza per evitare incidenti:
Identificazione certa del bersaglio prima dello sparo.
Attenzione alla presenza di altri utenti del territorio, come escursionisti e agricoltori.
Formazione specifica sull'uso corretto dei dispositivi.
Esistono altre tecniche per migliorare la visibilità durante la caccia notturna, tra cui:
L'uso di lampade con filtri specifici per non disturbare la fauna selvatica.
L'impiego di richiami acustici per attirare gli animali in condizioni più favorevoli alla caccia.
L'uso improprio dei visori notturni o la violazione delle normative può comportare sanzioni severe, tra cui:
Multe pecuniarie di importo variabile a seconda della gravità dell'infrazione.
Revoca della licenza di caccia in caso di infrazioni gravi o reiterate.
Per un uso ottimale e sicuro dei visori notturni, ecco alcuni consigli pratici:
Scelta del modello: valutare le caratteristiche del visore in base alle esigenze specifiche.
Manutenzione: pulire regolarmente le lenti e conservare il dispositivo in condizioni ottimali.
Utilizzo responsabile: rispettare sempre le normative vigenti e garantire un uso etico dello strumento.
Durante una battuta di selezione al cinghiale, un cacciatore può utilizzare un visore termico per individuare il movimento degli animali tra la vegetazione fitta.
Grazie alla tecnologia a infrarossi, il cacciatore può identificare con precisione la sagoma dell'animale, garantendo un tiro sicuro ed efficace.
Questo permette di ridurre il rischio di colpi sbagliati e migliorare l'efficienza della caccia di selezione.
È fondamentale che i cacciatori ricevano una formazione adeguata sull'uso di questi strumenti e rispettino rigorosamente le normative vigenti per garantire una pratica venatoria sicura ed etica.
L'uso dei visori notturni nella caccia di selezione al cinghiale è ora consentito in Italia, ha seguito delle recenti modifiche legislative. Tuttavia, è essenziale che i cacciatori siano pienamente consapevoli delle responsabilità associate all'uso di tali dispositivi e operino nel rispetto delle normative e delle considerazioni etiche per garantire una gestione sostenibile della fauna selvatica.
Per approfondire ulteriormente l'argomento e ottenere consigli su quale visore notturno scegliere, potrebbe essere utile visionare il seguente video: