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06/02/2025
L'addestramento dei cani da caccia è una pratica fondamentale per garantire la loro efficacia sul campo, ma deve avvenire nel rispetto delle normative vigenti.
In Italia, esistono regolamenti ben precisi che disciplinano quando e dove i cani possono essere addestrati.
Ignorare queste regole può comportare sanzioni amministrative anche molto salate. In questa guida analizzeremo nel dettaglio le normative, le sanzioni previste e i modi per evitare multe inutili.
Ogni regione italiana ha il potere di regolamentare l'addestramento e l'allenamento dei cani da caccia, stabilendo periodi e zone in cui è consentito svolgere questa attività.
Generalmente, l'addestramento è vietato nei periodi di riproduzione della fauna selvatica e all'interno di aree protette.
Le normative regionali stabiliscono specifiche zone di addestramento, che possono includere terreni privati con autorizzazione e zone demaniali designate a tale scopo.
I periodi di addestramento possono variare, ma solitamente seguono queste linee guida:
Vietato durante la stagione riproduttiva della fauna (primavera e inizio estate)
Consentito dopo la stagione venatoria in aree specifiche
Possibilità di deroghe per campi di addestramento autorizzati
L'addestramento fuori dai periodi consentiti può portare a sanzioni amministrative che variano in base alla regione e alla gravita dell'infrazione:
Da 160 a 960 euro per attività fuori dai periodi consentiti
Da 240 a 1.440 euro se l'addestramento avviene in un'area protetta
Sanzioni aggiuntive in caso di recidiva o se coinvolti più cani
Se un cacciatore viene sorpreso più volte ad addestrare i cani in periodo non consentito, le multe possono raddoppiare e in alcuni casi si può arrivare alla sospensione della licenza di caccia.
La prima regola per evitare sanzioni è essere informati.
Ogni cacciatore dovrebbe consultare il calendario venatorio regionale e i regolamenti specifici per la propria zona di caccia.
Molte regioni mettono a disposizione zone di addestramento specifiche, dove i cani possono essere allenati tutto l'anno. Iscriversi a un campo di addestramento autorizzato è un'ottima soluzione per evitare problemi.
In alcuni casi, è possibile ottenere deroghe speciali per l'addestramento in determinati periodi. Informarsi presso le autorità locali può evitare brutte sorprese.
Conclusione
L'addestramento dei cani da caccia deve essere svolto con responsabilità e nel rispetto delle normative vigenti.
Essere informati sulle regole regionali, utilizzare zone autorizzate e rispettare i periodi di divieto non solo permette di evitare sanzioni, ma contribuisce anche alla tutela della fauna selvatica.
Seguendo queste linee guida, ogni cacciatore può allenare i propri cani in modo sicuro, legale e rispettoso dell'ambiente.