In questo articolo esploreremo tutto ciò che c’è da sapere sul periodo di pesca al calamaro: dai mesi più produttivi ai segreti per individuarli con precisione, dalla scelta delle attrezzature alle strategie più efficaci per aumentare le probabilità di successo.
Ti guideremo attraverso le migliori tecniche, come l’eging e la pesca con il vivo, analizzeremo i fattori ambientali che influenzano l’attività dei calamari e ti daremo consigli pratici per ottimizzare ogni tua uscita.
Preparati a scoprire tutto il necessario per affrontare al meglio la stagione del calamaro, trasformando ogni sessione di pesca in un’esperienza memorabile.
Il Calamaro: un Predatore Stagionale
Il calamaro comune (Loligo vulgaris), con il suo corpo slanciato e i tentacoli pronti a scattare, è un maestro di adattamento.
Vive tra la superficie e i 500 metri di profondità, ma è nei momenti in cui si avvicina alla costa che diventa la star delle nostre lenze.
Le sue migrazioni stagionali, dettate da temperatura, cibo e riproduzione, definiscono i periodi d’oro per la pesca. Scopriamoli insieme.
Focus sui Periodi di Pesca: la Stagione fa la Differenza
Autunno: l’Ingresso in Scena (Settembre - Novembre)
L’autunno accende il semaforo verde per i pescatori di calamari.
Con l’acqua che si raffredda (15-20°C), questi cefalopodi lasciano le profondità per inseguire banchi di prede vicino alla costa.
Settembre segna l’inizio della loro migrazione, con ottobre e novembre come mesi di pura magia.
Li troverai su secche, praterie di posidonia e fondali rocciosi, affamati e pronti ad attaccare esche fosforescenti.
È il momento di tirar fuori l’egi e goderti la danza notturna sotto le luci dei porti.
Inverno: il Regno del Calamaro (Dicembre - Marzo)
Se c’è un periodo che ogni pescatore dovrebbe cerchiare in rosso, è l’inverno.
Da dicembre a marzo, con temperature marine tra 10-15°C, i calamari dominano le acque costiere.
Più grandi (fino a 40 cm), più aggressivi e più vicini: li pescherai a profondità tra 2 e 40 metri, spesso in banchi.
Le notti di luna piena, con mare calmo e fondali illuminati, sono un invito irresistibile.
Oggi, 25 marzo 2025, siamo agli sgoccioli di questa stagione d’oro: c’è ancora tempo per un’ultima uscita memorabile.
Primavera: la Transizione (Aprile - Maggio)
Con l’arrivo della primavera, il calamaro cambia ritmo. L’acqua si scalda (15-20°C) e la riproduzione prende il sopravvento: le femmine depongono uova in grappoli gelatinosi, mentre i maschi restano a caccia.
La pesca resta buona, soprattutto all’alba e al tramonto, ma la densità cala.
È il momento di puntare a fondali misti o zone con posidonia, dove i calamari si radunano per l’ultimo atto prima dell’estate.
Estate: la Sfida dei Fondali Profondi (Giugno - Agosto)
Quando il termometro marino supera i 20°C, i calamari si ritirano in profondità, tra 50 e 500 metri.
La pesca da riva diventa un miraggio, ma dalla barca, con traina profonda o vertical jigging, puoi ancora insidiarli.
È una sfida per pescatori esperti, premiata da catture rare ma emozionanti. In zone fredde come il nord Sardegna, qualche esemplare stanziale potrebbe sorprenderti anche sottocosta.
Orari e Condizioni
Il calamaro è un cacciatore notturno, e questo detta le regole. Il tramonto e la notte sono il suo regno: risale in superficie o si avvicina alla costa per colpire prede attirate da luci artificiali.
L’alba offre un’altra finestra d’oro, mentre di giorno si rifugia sul fondo, meno attivo.
Mare calmo, acqua limpida e una luna piena che illumina l’esca sono gli ingredienti per una pesca da manuale.
Attento alle correnti moderate: portano cibo e, con esso, i calamari.
Tecniche per Ogni Periodo
- Autunno/Inverno: L’eging da riva regna sovrano. Usa canne sensibili (2,10-2,70 m), mulinelli 2500-3000 e egi fosforescenti (rosa, arancio, verde). Da barca, la traina leggera con esche vive o artificiali è letale.
- Primavera: Concentrati su recuperi lenti e fondali misti. Una totanara con piombo guardiano può fare la differenza.
- Estate: Passa al vertical jigging o alla traina profonda con kabura e affondatori. Un ecoscandaglio diventa il tuo miglior alleato.
Dove si pescano i calamari in italia
- Tirreno: Civitavecchia (Lazio) per i moli illuminati, Golfo di Napoli (Campania) per le secche, Alghero (Sardegna) per i calamari stanziali.
- Adriatico: Chioggia (Veneto) vicino alle foci, Gallipoli (Puglia) per le coste rocciose.
- Ionio: Scilla (Calabria) per correnti e fondali ricchi.
Consigli degli Esperti
- Attrezzatura: Treccia 0,10-0,15 mm, finale in fluorocarbon 0,25-0,35 mm e un faro UV per caricare le esche.
- Tattica: Varia il recupero (jerkate lente, pause lunghe) e osserva il comportamento: il calamaro attacca spesso in caduta.
- Sostenibilità: Rispetta i periodi di riproduzione e verifica i regolamenti locali.
Conclusione
Il periodo di pesca al calamaro è una danza con la natura, un gioco di pazienza e strategia.
Autunno e inverno ti regalano abbondanza e adrenalina; primavera e estate mettono alla prova la tua abilità.
Ogni stagione ha il suo fascino, ma una cosa è certa: conoscere il momento giusto trasforma una giornata in mare in un trofeo da raccontare. Allora, che aspetti? Il calamaro è là fuori, pronto a sfidarti. Lenza in mano e occhi sul calendario: la tua prossima avventura sta per iniziare.