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12/11/2024
Il rezzaglio, noto anche come giacchio o sparviero, è una rete da pesca utilizzata in modo individuale, caratterizzata da una forma circolare o conica con un diametro che può variare dai 6 ai 12 metri.
È munita di una serie di piombi lungo il bordo esterno, che permettono alla rete di affondare rapidamente e intrappolare i pesci sotto di essa. La rete è collegata al centro a una corda, solitamente fissata al polso del pescatore, permettendo il recupero dopo il lancio.
Il pesca con la rete da riva viene lanciata a mano in modo da aprirsi a ventaglio mentre atterra sull'acqua.
I pesi lungo i bordi fanno sì che la rete scenda come una campana, intrappolando i pesci.
Una volta che la rete si trova sul fondo, il pescatore tira la corda centrale, chiudendo la rete e assicurando le catture al suo interno. Questa tecnica richiede molta abilità e pratica, poiché il lancio deve essere preciso e ben calibrato
Tradizionalmente, pescare con la rete lancio è impiegato per la pesca in acque poco profonde, in prossimità delle coste o delle rive, dove la presenza di pesci è più concentrata.
Essendo uno strumento antico, è stato ampiamente utilizzato in molte culture e ancora oggi è impiegato, anche se con limitazioni legali in diverse aree per proteggere gli ecosistemi marini e le specie ittiche.
La pesca con il rezzaglio in Italia è regolamentata e le normative variano in base alle regioni, con alcune specifiche leggi locali che disciplinano l'uso di questo strumento.
In molte regioni italiane, l’uso del rezzaglio è limitato a determinate condizioni, come la lunghezza massima della rete, che solitamente non può superare i 16 metri di perimetro.
Tuttavia, queste limitazioni possono variare da una regione all’altra. Per esempio, in alcune aree protette o durante il fermo biologico, il rezzaglio può essere vietato o l'uso può essere ridotto drasticamente per proteggere le specie marine in periodi di riproduzione.
Il fermo biologico è una misura adottata per tutelare le specie marine in determinati periodi dell’anno, limitando la pesca.
Durante questo periodo, che può variare a seconda delle regioni, l'uso del rezzaglio può essere sospeso. Il fermo biologico si applica per evitare la pesca indiscriminata durante i mesi di riproduzione e per favorire il recupero delle popolazioni ittiche.
Esistono aree marine protette, come parchi naturali e riserve, dove l'uso del rezzaglio è vietato.
Queste aree sono protette per preservare gli ecosistemi marini sensibili e le specie a rischio.
Le leggi in vigore possono proibire qualsiasi tipo di pesca, incluso l'uso di reti da lancio come il rezzaglio, per evitare danni all'habitat marino.
Poiché le normative possono differire in base alla regione e cambiare nel tempo, è fondamentale consultare le autorità locali, come la Capitaneria di Porto o gli uffici di gestione ambientale, per conoscere le regole specifiche in vigore nella zona in cui si desidera pescare.
In questo modo, i pescatori possono essere sicuri di rispettare le leggi e di praticare una pesca sostenibile.
In sintesi, la pesca con il rezzaglio è generalmente consentita in Italia, ma con restrizioni specifiche che variano da regione a regione e che includono periodi di fermo biologico, limitazioni sulle dimensioni della rete e vieti nelle aree protette.
Per praticare questa tecnica in modo legale e responsabile, è sempre necessario informarsi presso le autorità competenti.