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14/05/2025
In Italia, la caccia è regolata da leggi ben precise, una normativa che protegge la fauna selvatica e disciplina l’attività venatoria con precisione svizzera.
Secondo questa legge, i mezzi consentiti per cacciare sono:
Armi da fuoco: Fucili da caccia, con restrizioni su calibro e tipo di munizioni.
Archi: Inclusi gli archi compound, sempre più amati per la loro silenziosità.
Falconeria: L’arte di cacciare con rapaci addestrati, un metodo tanto affascinante quanto raro.
E la fionda? Non è contemplata.
Usarla per cacciare, anche con una licenza di caccia in tasca, è considerato bracconaggio, un reato che può portare a conseguenze pesanti.
Questo vale per qualsiasi tipo di selvaggina, dalle lepri agli uccelli, fino alle specie considerate “nocive” come i topi.
I motivi del divieto sono molteplici, e non tutti scontati:
Etica venatoria: Una fionda, se non usata con estrema abilità, rischia di ferire l’animale senza abbatterlo, causando sofferenze inutili. La legge italiana promuove metodi che garantiscano un’uccisione rapida e rispettosa.
Sicurezza: La fionda è classificata come arma impropria.
Il suo uso in ambienti non controllati, come boschi o campagne, potrebbe rappresentare un pericolo per persone o animali.
Controllo normativo: La caccia è un’attività altamente regolamentata, con tracciabilità di armi e munizioni.
Una fionda, essendo uno strumento non registrabile, sfugge a questi controlli.
Cultura venatoria: In Italia, la caccia è sinonimo di fucili e tradizioni radicate.
La fionda, percepita come “primitiva” o poco seria, non ha trovato spazio nel panorama venatorio ufficiale.
Se decidi di ignorare la legge e cacciare con una fionda, preparati a pagare un prezzo salato.
Le sanzioni per il bracconaggio includono:
Multe: Da alcune centinaia a migliaia di euro, a seconda della gravità (es. caccia a specie protette o in periodi di divieto).
Confisca: La fionda e qualsiasi attrezzatura usata saranno sequestrate.
Denunce penali: Nei casi più gravi si rischia procedimenti giudiziari.
Revoca della licenza: Se sei un cacciatore autorizzato, potresti dire addio al tuo permesso.
Anche portare una fionda in pubblico senza un motivo valido (es. una competizione di tiro) può metterti nei guai, poiché potrebbe essere interpretata come un’arma pronta all’uso.
Non proprio. Anche se la caccia è off-limits, la fionda ha un posto d’onore in altre attività legali e appassionanti:
Tiro al bersaglio: Sempre più italiani si avvicinano al tiro con la fionda, praticato in poligoni privati o terreni sicuri. Competizioni internazionali dimostrano che questo sport richiede abilità e precisione straordinarie.
Bushcraft e survival: Nei corsi di sopravvivenza, la fionda è uno strumento chiave per esercitazioni di tiro o per simulare situazioni di emergenza (anche se non puoi cacciare).
Per usare una fionda in sicurezza, segui queste regole:
Luogo sicuro: Pratica solo in aree private o autorizzate, lontano da persone o animali.
Trasporto responsabile: Porta la fionda smontata o in una custodia per evitare problemi con le autorità.
Conformità locale: Verifica eventuali regolamenti comunali o regionali, che potrebbero imporre restrizioni aggiuntive.
Se in Italia la fionda è bandita dalla caccia, altrove nel mondo è un’opzione legale e, in alcuni casi, persino celebrata.
Ecco dove puoi cacciare con la fionda:
Stati Uniti: In stati come Texas, Ohio e Pennsylvania, è permessa per la piccola selvaggina (scoiattoli, conigli, uccelli). Serve una licenza di caccia, e le fionde sono spesso classificate come armi primitive, simili agli archi.
Francia: Le fionde con potenza inferiore a 20 joule sono di libera detenzione per maggiorenni e utilizzabili per la caccia alla piccola selvaggina con licenza. Quelle più potenti richiedono una dichiarazione.
Regno Unito: Ammessa su terreni privati per piccola selvaggina o controllo dei parassiti, senza licenza specifica per la fionda stessa.
Questi paesi dimostrano che, con le giuste regolamentazioni, la fionda può essere uno strumento venatorio valido.
Ma in Italia, il divieto resta assoluto.
Non tutte le fionde sono uguali.
Per il tiro sportivo o per sognare (legalmente!) un’avventura venatoria, ecco cosa rende una fionda eccezionale:
Telaio robusto: Acciaio inossidabile o polimeri per resistere alla tensione degli elastici.
Elastici potenti: Bande in lattice naturale o gomma sintetica, capaci di generare velocità fino a 100-120 m/s.
Stabilità: Poggia-polso regolabile o stabilizzatori per ridurre i tremori e migliorare la mira.
Proiettili letali: Sfere d’acciaio (0,68-0,44 mm) per potenza, o sfere di argilla per un’opzione ecologica.
Mira precisa: Mirini in fibra ottica o laser per colpire bersagli a 20-40 metri.
Potenza sorprendente: Una fionda moderna può superare la velocità di alcune pistole ad aria compressa, con proiettili che raggiungono i 20 joule.
Falso mito: “La fionda non è un’arma”. Sbagliato! In Italia, è un’arma impropria, e usarla senza criterio può costarti caro.
La fionda è uno strumento di una semplicità disarmante, ma capace di accendere l’immaginazione di chiunque ami la natura e l’avventura.
In Italia, però, il suo uso nella caccia è un sogno proibito, bloccato da normative rigorose e da una cultura venatoria tradizionale.
Ma questo non significa che devi metterla da parte: il tiro al bersaglio, il bushcraft o il collezionismo sono modi per celebrare il fascino della fionda senza infrangere la legge.
E tu, cosa ne pensi? Hai mai provato una fionda moderna o sei curioso di esplorare il mondo del tiro sportivo?
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