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10/04/2025
La Glock 17, introdotta nel 1982, è stata la pioniera: la prima pistola con fusto in polimero a conquistare il mercato globale.
Progettata per l’esercito austriaco, ha stabilito uno standard con il suo sistema “Safe Action”, che combina sicurezza e rapidità di utilizzo.
Con una lunghezza totale di 204 mm e una canna da 114 mm, è una full-size nata per il servizio militare e il tiro sportivo.
Sei anni dopo, nel 1988, è arrivata la Glock 19, una versione compatta pensata per il porto occulto e la versatilità: più corta (187 mm totali, canna da 102 mm) e con un’impugnatura ridotta, ma senza sacrificare la potenza del calibro 9x19 Parabellum.
Entrambe condividono lo stesso DNA: un design minimalista con soli 34 componenti, un peso contenuto grazie al polimero ad alta resistenza e una finitura al nitrocarburato ferritico che le rende praticamente indistruttibili contro corrosione e usura.
Ma le loro differenze le rendono uniche, e la scelta tra le due dipende da chi le impugna e da come intende usarle.
La Glock 17 è il “fratello maggiore”: con un’altezza di 138 mm e un peso a vuoto di 625 grammi (905 g carica), offre una presa più ampia e una capacità standard di 17 colpi.
La sua canna più lunga e il maggior peso la rendono stabile, con un rinculo controllato che piace ai tiratori esperti e a chi cerca precisione nel tiro al bersaglio.
Tuttavia, queste dimensioni possono essere un ostacolo per chi ha mani più piccole o per il porto occulto: nasconderla sotto una giacca leggera non è un’impresa semplice.
La Glock 19, invece, è la “sorella agile”: 174 mm di lunghezza, 127 mm di altezza e un peso di 595 g a vuoto (850 g carica). La capacità si ferma a 15 colpi con il caricatore standard, ma la compattezza la rende un’opzione ideale per il concealed carry.
La sua ergonomia è un punto di forza: si adatta meglio a una gamma più ampia di dimensioni delle mani e offre una maneggevolezza superiore in spazi ristretti, come durante un’estrazione rapida da una fondina interna.
È la scelta prediletta di chi cerca un compromesso tra potenza e discrezione.
Sul campo, la Glock 17 brilla per la sua stabilità. La canna più lunga e il raggio di mira maggiore (165 mm contro i 153 mm della G19) garantiscono una traiettoria più piatta e una precisione leggermente superiore, specialmente a distanze oltre i 15 metri. Il peso extra aiuta ad assorbire il rinculo, rendendola ideale per sessioni prolungate al poligono o per competizioni come l’IPSC.
Non a caso, è stata adottata da forze di polizia e militari in oltre 48 paesi, dalla Norvegia agli Stati Uniti.
La Glock 19, pur con una canna più corta, non sfigura.
La differenza in precisione è minima nelle situazioni reali (entro i 25 metri), e la sua leggerezza la rende più reattiva nei movimenti rapidi. È la preferita di molte forze speciali, come i Navy SEALs americani, per la sua versatilità tattica.
Entrambe sparano con un grilletto da 2,5 kg (modificabile con kit aftermarket), ma la G19 potrebbe risultare più “nervosa” per i meno esperti a causa del minor peso.
Un vantaggio unico della Glock 17 è la compatibilità dei suoi caricatori con la G19: puoi inserire un caricatore da 17 colpi nella sorellina minore, aumentando la sua capacità.
La G19, però, non ricambia il favore: i suoi caricatori più corti non funzionano nella G17. Entrambe beneficiano di un mercato aftermarket vastissimo: mirini notturni, sistemi MOS (Modular Optic System) per ottiche a punto rosso, impugnature personalizzate e grilletti regolabili. La G17, con il suo telaio più grande, è spesso scelta per configurazioni da competizione, mentre la G19 domina tra chi cerca un’arma EDC (Every Day Carry) leggera e adattabile.
Sia la G17 che la G19 sono sinonimi di affidabilità. Testate in condizioni estreme – dal gelo artico al deserto – funzionano senza inceppamenti anche dopo migliaia di colpi.
Il sistema Safe Action, con tre sicure automatiche (grilletto, percussore e caduta), elimina il bisogno di sicure manuali, rendendole intuitive e pronte all’uso. Il polimero del fusto, combinato con l’acciaio trattato, garantisce una durata che poche pistole possono eguagliare.
Parlando con tiratori e professionisti, emerge una tendenza: la Glock 17 è amata da chi privilegia la precisione e non ha problemi di spazio, mentre la G19 conquista chi cerca un’arma “tuttofare”.
In Italia, dove il calibro 9x21 IMI è obbligatorio per i civili, entrambe mantengono un seguito fedele, con la G19 spesso preferita per il porto sportivo e difensivo.
Non esiste un vincitore assoluto tra Glock 17 e Glock 19: tutto dipende dalle tue esigenze.
Se cerchi un’arma potente, stabile e ideale per il tiro prolungato, la G17 è la tua compagna.
Se invece vuoi discrezione, agilità e comfort quotidiano, la G19 non ti deluderà. Entrambe sono capolavori di ingegneria austriaca, e possederne una significa tenere in mano un pezzo di storia.
Quale sceglierai?