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07/05/2025
Un fucile da caccia, in particolare quello a canna liscia, è un’arma complessa composta da diversi componenti che lavorano insieme per garantire sicurezza, precisione e funzionalità durante l’attività venatoria.
Ma quali sono i componenti che trasformano un blocco di acciaio e legno in un’arma tanto affidabile quanto elegante?
In questo articolo, vi guideremo attraverso l’anatomia di un fucile da caccia a canna liscia, svelando il ruolo di ogni elemento, dal calcio alla volata, con un linguaggio chiaro e informativo.
Un fucile da caccia a canna liscia, progettato per sparare cartucce a pallini o a palla unica, si scompone in tre sezioni principali:
Calcio: l’ancora che collega il cacciatore all’arma.
Canna: il condotto che trasforma l’energia in precisione.
Astina: il bilanciere che dona stabilità.
Queste macro-componenti si intrecciano con una miriade di elementi più piccoli, ognuno essenziale per garantire funzionalità e sicurezza. Scopriamoli uno per uno.
Il calcio è il punto di contatto tra il cacciatore e il fucile, un’estensione del corpo che assorbe il rinculo e guida il tiro.
Realizzato tradizionalmente in noce lucidato a mano, o in moderni materiali sintetici resistenti all’umidità, il calcio è progettato per adattarsi alla spalla e alla guancia del tiratore.
Tipologie:
All’inglese: snello e rettilineo, perfetto per tiri fulminei nella caccia vagante.
A pistola: con un’impugnatura marcata, ideale per un controllo saldo.
Montecarlo: con una piega accentuata, per allineare l’occhio alla mira senza sforzo.
Caratteristiche:
Lunghezza: calibrata sulla corporatura per un’imbracciatura fluida.
Piegatura: l’angolo che allinea la linea di mira con l’occhio.
Vantaggio: la curvatura laterale per adattarsi a tiratori destri o mancini.
Perché è importante? Un calcio ben progettato trasforma il tiro in un gesto istintivo, riducendo la fatica e migliorando la precisione.
Per i più esigenti, un calcio su misura è un investimento che vale ogni centesimo.
Situato nella parte superiore del calcio, il becco è la zona dove la guancia del cacciatore si appoggia.
La sua forma e altezza determinano il comfort durante il puntamento, garantendo che l’occhio si allinei naturalmente con la canna.
Un becco mal calibrato può rallentare il tiro o causare affaticamento, mentre uno ben studiato rende ogni imbracciatura un piacere.
La bascula, o carcassa, è il fulcro del fucile, un blocco d’acciaio o lega leggera che ospita i meccanismi di sparo e unisce canna e calcio.
È qui che la magia accade: il grilletto comunica con le batterie, il percussore innesca la cartuccia, e l’energia si sprigiona.
Funzioni:
Contiene le batterie, i congegni che azionano il percussore.
Il vivo di culatta, la superficie che si accoppia con la canna, assicura una chiusura ermetica.
Tipologie:
Nei fucili basculanti (doppiette e sovrapposti), include una leva di apertura.
Nei semiautomatici, è compatta e integrata con il sistema di ricarica.
Materiali: Acciaio forgiato per i modelli tradizionali, leghe di alluminio per quelli più leggeri.
Perché è importante? La bascula deve resistere a pressioni enormi (fino a 1300 bar con cartucce magnum). Una bascula di qualità è sinonimo di durata e affidabilità.
La canna è il cuore pulsante del fucile, il condotto attraverso cui i pallini o la palla unica prendono il volo.
Nei fucili a canna liscia, l’interno è privo di rigature, progettato per creare una rosata uniforme.
Anatomia della canna:
Culatta: la base che si collega alla bascula.
Camera di scoppio: dove la cartuccia attende il suo momento (es. CAM 76 per calibro 12 magnum).
Raccordo: la transizione verso l’anima.
Anima: il canale liscio che guida i pallini.
Volata: l’uscita, dove tutto prende forma.
Materiali: Acciai al cromo-molibdeno, resistenti alla corrosione e alle alte pressioni.
Caratteristiche:
Lunghezza: da 61 cm per la caccia in bosco a 76 cm per tiri lunghi. Canne più lunghe offrono precisione, ma sacrificano maneggevolezza.
Strozzatura: il restringimento alla volata che modella la rosata:
Cilindrica (*): ampia dispersione per tiri ravvicinati.
Improved Cylinder (), Modified (), Full (): per distanze crescenti.
Skeet: ottimizzata per il tiro al piattello.
Slug: per palle uniche, ideale per il cinghiale.
Strozzatori intercambiabili: permettono di adattare il fucile a ogni scenario.
Tipologie:
Monocanna: per semiautomatici o monocolpo.
Doppia canna: affiancata (doppiette) o sovrapposta (sovrapposti).
Combinata: liscia e rigata, per cacciatori versatili.
Perché è importante? La canna è il componente che definisce la sicurezza e la resa balistica. Una canna ben lavorata garantisce rosate impeccabili e resistenza nel tempo.
L’astina, posta sotto la canna, è la presa della mano non dominante. In legno o materiali sintetici, offre stabilità e controllo durante il puntamento.
Funzioni:
Facilita una presa salda.
Nei fucili basculanti, tiene unite canna e calcio.
Nei semiautomatici, può ospitare il meccanismo di ricarica (es. sistema a gas).
Perché è importante? Un’astina ben bilanciata rende il fucile un’estensione naturale del corpo, migliorando la fluidità nei movimenti.
La sicura è il guardiano del fucile, un dispositivo che blocca il grilletto o le batterie per prevenire spari accidentali.
Tipologie:
Manuale: una leva (spesso sulla bascula) che si sposta tra “fuoco” e “sicura”.
Automatica: si attiva aprendo l’arma o ricaricandola (comune nei semiautomatici).
Perché è importante? In un’attività dinamica come la caccia, la sicura è la differenza tra un momento di gloria e un errore irreparabile.
Nei fucili basculanti, la chiave di apertura è una leva che sblocca le canne, permettendo di caricare o scaricare le cartucce. Spostandola, le canne ruotano sul perno, rivelando la culatta e attivando gli estrattori o eiettori. È un meccanismo tanto semplice quanto geniale, che rende la ricarica rapida ed elegante.
Il grilletto è il punto di contatto finale, il momento in cui l’intenzione del cacciatore si traduce in azione.
Tipologie:
Monogrillo: un grilletto singolo, spesso con selettore per scegliere la canna (es. in sovrapposti).
Bigrillo: due grilletti, tipici delle doppiette tradizionali (anteriore per la canna destra, posteriore per la sinistra).
Meccanismo: Aziona il cane, che colpisce il percussore, innescando la cartuccia.
Perché è importante? Un grilletto fluido e ben tarato è essenziale per tiri precisi, specialmente in situazioni di caccia istintiva.
Le batterie sono i congegni che traducono la pressione del grilletto in un colpo.
Nascoste nella bascula nei fucili moderni (hammerless), o visibili nei modelli tradizionali (cani esterni), sono il cuore meccanico del sistema di sparo.
Tipologie:
Cani esterni: per un fascino d’altri tempi.
Cani interni: più compatti e affidabili, armati automaticamente all’apertura.
Perché è importante? La qualità delle batterie determina l’affidabilità, anche sotto pioggia o freddo pungente.
Estrattori: sollevano i bossoli dalla camera di scoppio.
Eiettori: espellono automaticamente i bossoli sparati, grazie a molle rapide.
Perché sono importanti? In una battuta frenetica, gli eiettori fanno guadagnare secondi preziosi.
Una perla o una tacca in fibra ottica sulla volata, il mirino guida l’occhio verso il bersaglio. Nei tiri rapidi, è il faro che rende ogni colpo un successo.
La bindella è una striscia metallica che collega le canne, fungendo da guida visiva e rinforzo strutturale. È la strada che l’occhio segue verso il bersaglio.
Una barriera attorno ai grilletti, il guardamano previene attivazioni accidentali, proteggendo il cacciatore da urti o vegetazione.
Le chiusure (es. Purdey o Greener) assicurano che canna e bascula rimangano unite durante lo sparo, resistendo a pressioni estreme. Sono la garanzia di sicurezza e robustezza.
Un piccolo perno che colpisce l’innesco della cartuccia, dando vita al colpo. La sua precisione è vitale per evitare mancate accensioni.
Nei semiautomatici, l’otturatore chiude la culatta, espelle il bossolo e incamera una nuova cartuccia, sfruttando gas, rinculo o inerzia. È il segreto della loro velocità.
Un tubo sotto la canna che contiene cartucce extra (2 per legge in Italia, 5 per il cinghiale con canna rigata). È la promessa di tiri successivi senza sosta.
Viti alla volata che cambiano la strozzatura, adattando il fucile a ogni tipo di caccia. Un’innovazione che ha rivoluzionato la versatilità.
Monocanna: leggera, per semiautomatici o monocolpo.
Doppietta: tradizione e rapidità, con canne affiancate.
Sovrapposto: precisione moderna, con canne sovrapposte.
Semiautomatico: velocità e praticità, per cacciatori dinamici.
A pompa: robusto, ma meno comune nella caccia.
Combinato: per chi non vuole limiti, con canne lisce e rigate.
Peso: Un fucile da 3 kg è l’ideale per la caccia vagante, bilanciando maneggevolezza e stabilità.
Materiali: Le moderne leghe e gli acciai al cromo-molibdeno resistono a tutto, anche alle cartucce magnum e ai pallini in acciaio, obbligatori in zone umide.
Manutenzione: Pulite canna, otturatore e batterie dopo ogni battuta per evitare inceppamenti.
Normativa: In Italia, i fucili a canna liscia sono limitati a 3 colpi totali (2+1), con calibro massimo 12. Per la canna rigata, il calibro minimo è 5,6 mm con bossolo di almeno 40 mm.
Un fucile da caccia è più di un’arma: è un equilibrio perfetto tra tradizione e tecnologia.
Ogni componente, dal calcio artigianale alla canna finemente lavorata, è progettato per rendere ogni tiro un momento di pura armonia.
Che siate cacciatori di beccacce nei boschi o tiratori al piattello sotto il sole, scegliete il vostro fucile con cura, affidandovi a un armiere esperto.
E ricordate: un fucile ben mantenuto è un alleato per la vita.
Buona caccia, e che il vostro fucile sia sempre un’estensione del vostro istinto