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03/03/2025
La caccia al cinghiale, una pratica diffusa in Italia per il contenimento della popolazione di questi animali, ha registrato un nuovo, tragico episodio.
Il 20 ottobre 2024, nei boschi di Vicoforte, in provincia di Cuneo, un cacciatore di 74 anni, ha perso la vita dopo essere stato travolto da un cinghiale ferito.
Questo dramma ha riacceso il dibattito sulla sicurezza durante le battute di caccia, evidenziando i pericoli insiti in questa attività.
L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata in località "Le Acque". Cappellino, pensionato ed ex dipendente comunale di Mondovì, era un cacciatore esperto e conosceva bene la zona.
Nonostante ciò, quel giorno si trovava disarmato, forse a causa di un infortunio alla spalla che ne limitava i movimenti.
Durante la battuta, un grosso cinghiale è stato ferito da un altro cacciatore e, nel tentativo di fuggire, si è lanciato in una corsa disperata, imbattendosi e attaccando il 74enne.
L’animale lo ha travolto con violenza, ferendolo gravemente alle gambe con le sue zanne.
L’impatto è stato devastante: Cappellino è stato scaraventato a terra e ha subito una profonda lesione che ha provocato una massiccia perdita di sangue.
Gli altri cacciatori, richiamati dall’abbaiare frenetico dei cani, si sono precipitati sul luogo dell'incidente, trovandolo in condizioni critiche.
Nonostante il rapido intervento dei sanitari del 118 e del Soccorso Alpino, la situazione era già compromessa.
Ogni tentativo di stabilizzarlo si è rivelato vano e, poco dopo, Cappellino è deceduto a causa delle ferite riportate.
La comunità di Mondovì è rimasta sconvolta dalla notizia, ricordando la vittima come una persona esperta e prudente, ben consapevole dei rischi della caccia al cinghiale.
Questo episodio solleva nuovamente interrogativi sulla sicurezza durante le battute di caccia.
I cinghiali feriti possono diventare estremamente aggressivi e imprevedibili, trasformandosi in un pericolo mortale anche per i cacciatori più esperti.
La caccia al cinghiale, pur essendo regolamentata, continua a registrare incidenti, alcuni dei quali con esiti fatali.
Negli ultimi anni, la popolazione di cinghiali in Italia è cresciuta esponenzialmente, causando danni all'agricoltura e aumentando il rischio di incidenti stradali.
Questo ha portato le autorità a incentivare la caccia di selezione e le battute organizzate.
Tuttavia, tragedie come quella di Vicoforte mostrano che, senza adeguate misure di sicurezza, la caccia può trasformarsi in una minaccia non solo per gli animali, ma anche per chi la pratica.
La morte di quest'uomo rappresenta un campanello d’allarme per il mondo venatorio e per le istituzioni.
È necessario interrogarsi su come rendere più sicure le battute di caccia, attraverso regolamenti più stringenti, formazione specifica per i cacciatori e un maggior impiego di misure preventive.
Le autorità devono agire per evitare che simili tragedie si ripetano.
La caccia è una tradizione radicata, ma non può prescindere da un’adeguata sicurezza.
Solo così si potrà trovare un equilibrio tra la gestione della fauna selvatica e la tutela della vita umana.